Zinco

I cibi che contengono più zinco sono le ostriche, molluschi, pesci di mare; tra gli alimenti non animali, i semi di zucca ne contengono discrete quantità.
La carenza di zinco è stata identificata per la prima volta, in maniera certa, in alcuni paesi medio-orientali, dove l’alimentazione povera e qualitativamente carente, incideva sul regolare sviluppo e sulla maturazione sessuale di bambini e bambine. Successivi studi hanno mostrato come lo zinco, nell’organismo, è indispensabile per il corretto funzionamento di più di 100 enzimi. Lo stesso vale per alcune vitamine del gruppo B che, agendo in sinergia con lo zinco, ne consentono un funzionamento ottimale.
Lo ZINCO è utile in particolare per la crescita, lo sviluppo corporeo, la maturazione sessuale e le difese immunitarie.
E' presente in alta concentrazione nei globuli rossi e bianchi.
Antimicrobico, antiossidante, cicatrizzante e antinfiammatorio, stimola la produzione cellulare e la guarigione dalle lesioni, in particolare a livello degli epiteli.
Lo zinco infatti influenza favorevolmente la cicatrizzazione delle ferite e la normale elasticità della pelle, visto che è legato alla formazione delle fibre elastiche del tessuto connettivo.
Lo ZINCO ha la capacità di legare i metalli velenosi, e quindi di diminuire il carico tossico dell'organismo.
A livello immunitario lo ZINCO influenza la reattività dei linfociti, è quindi indicato in tutte le alterazioni dell'immunità, sia in situazioni di deficit come nell'iperattività (allergie).
Lo zinco può essere utile, a volte, anche per mantenere un perfetto funzionamento dei meccanismi di regolazione del glucosio, grazie alla sua azione stabilizzatrice sull’insulina.
Nell'uomo influenza lo sviluppo degli organi sessuali e la funzione prostatica: la sua carenza può favorire l'ipertrofia e l'adenoma prostatico e rallentare la mobilità degli spermatozi, favorendo l'infertilità.