COS'E' IL COLESTEROLO?
Il colesterolo è un grasso presente nel corpo umano. La parola colesterolo deriva infatti dal greco chole (bile) e stéréos (solido) e dal latino olium E' di color giallo, grasso al tatto, viene prodotto dal fegato e assunto attraverso l'alimentazione (carne, pesce, formaggi, ecc).
E' un grasso puramente animale: le piante non contengono colesterolo ma altre sostanze lipidiche strutturalmente simili (fitosterine). Il colesterolo sostanza fondamentale per il nostro organismo: è infatti una parte essenziale della composizione delle membrane cellulari, di alcuni ormoni e strutture neurologiche, oltre ad essere nutrimento per alcuni tipi di cellule.
D'altro canto, il colesterolo è noto per essere responsabile di alcune patologie, per esempio l'ischemia cardiaca, l'infarto e l'ictus cerebrale
Il colesterolo è dunque necessario per l'organismo animale, ma è indispensabile che rimanga entro determinati livelli: il problema nasce quando questi livelli vengono superati per un tempo prolungato, trasformando una sostanza in un potenziale pericolo per la salute.
QUALI DEVONO ESSERE I LIVELLI DI COLESTEROLO?
È stato dimostrato in molti studi scientifici e ribadito da autorevoli linee-guida che il colesterolo totale nel sangue deve rimanere al di sotto dei 200 mg/ml e il colesterolo LDL (chiamato anche colesterolo cattivo) non deve superare i 160-130 mg/ml. Se in più misurazioni successive si rilevano valori superiori a questi, si parla di ipercolesterolemia e si rende necessario riportare il livello di colesterolo entro valori normali.
Per quanto riguarda il colesterolo, è noto che l’organismo ha la capacità di sintetizzarlo a partire dal precursore acetil-CoA che rappresenta il catabolita comune ai tre metabolismi (proteine, carboidrati e lipidi). Tale sintesi è regolata dagli enzimi idrossimetilglutaril-CoA sintetasi e squalene sintetasi, ma il controllo non sempre risulta essere efficiente: perciò spesso è opportuna una restrizione dietetica. Il livello soglia per la media di popolazione è stato stabilito 240 mg/die nell’adulto e di 100mg/1000kcal nel bambino. Vari dismetabolismi e gli eccessi calorici possono determinare l’incremento della biosintesi steroidea e di acidi grassi saturi: in questi casi la quantità di colesterolo esogeno deve essere inferiore; vanno inoltre considerati anche gli apporti di altri nutrienti che possono influenzare il metabolismo del colesterolo, quali il pattern di acidi grassi, gli steroli vegetali ed altri.
Il contenuto di colesterolo della dieta italiana è stato stimato in 375 mg sulla base delle tabelle di composizione e in 317 mg sulla base di determinazioni analitiche. Ambedue i valori sono superiori al livello soglia raccomandato. Il colesterolo può essere combattuto con rimedi naturali tra cui il riso rosso fermentato, il quale può contribuire, se inserito in una dieta equilibrata, a ridurre i livelli di colesterolo, rappresentando una valida alternativa all’impiego delle statine. Il primo trattamento delle ipercolesterolemie consiste in una dieta ipolipidica. Quando la dieta non risulta sufficiente, in quei pazienti considerati ad alto rischio cardiovascolare, che hanno oltre il 20% di probabilità di incorrere in un infarto o in un ictus nei prossimi 10 anni, in quanto già infartuati o diabetici o con ipercolesterolemia familiare severa, è necessario ricorrere alle statine, farmaci capaci di ridurre l’incidenza di tali eventi di oltre il 30%.