Sindrome Premestruale

Molte donne in età fertile nella fase post-ovulatoria del ciclo mestruale riferiscono un insieme di sensazioni difficili da de­finire, ma che in alcuni casi disturbano la donna a tal punto da richiedere un trattamento: si parla allora di "sindrome premestruale".

Vi possono essere anche ripercussioni negative sulla normale atti­vità domestica o lavorativa.


La teoria patogenica più accreditata è che alla base della Sindrome Premestruale vi sia uno squilibrio tra il livello di estrogeni e di progesterone (iperestrogenismo relativo o assoluto), peraltro sembra anche che livelli bassi di serotonina possano contribuire allo svilupparsi della sindrome premestruale (Kùpper, 1996; 136: 23-29; Sondheimer,l994).


Dalla medicina tradizionale europea è emersa recentemente per la Sindrome Premestruale una terapia farmacologica naturale che sfrutta le proprietà biologiche dell' Agnocasto.


Agnocasto (Vitex Agnus-castus L): è un arbusto già conosciuto da Dioscoride e dai medici medioevali, appartenente alla famiglia delle Verbenaceae. Della pianta si utilizzano i frutti maturi ed essiccati, contenenti in particolare flavonoidi (casticina, vitexina, isovitexina), glucosidi iridoidi (agnuside ed aucubina) con attività neurotropica (Medina, 1998; Shiah, 1998) e tracce di olio essenziale (ricco in pinene e cineolo) (Brickell, 1989). Sperimentalmente.
L'Agnocasto ha dimostrato di modificare indirettamente la secrezione di prolattina e di FSH, con stimolo alla produzione di LH (Kartnig, 1986; Winterhoff, 1996; Du Mee C, 1993) con meccanismo d'azione dopa-minergico (Jarry, 1994). E' stata anche dimostrata un'attività sui recettori per gli oppiodi (Brugisser, 1999) e sulle beta-endorfine (Samochowiec, 1998). Recenti sono invece i lavori clinici nella Sindrome premestruale (Pet