Aloe Vera ( Aloe barbadensis Miller )

FAMIGLIA
Liliaceae

Altre piante facenti parte della stessa famiglia dell'Aloe vera sono: l'Aglio e il Giglio.

CENNI STORICI
La leggenda narra che, durante la guerra contro l'Egitto, su consiglio di Aristotele, Alessandro Magno inviò un intero esercito per conquistare l'isola di Socotra, vicino al Corno d'Africa.
Il motivo di questa imponente operazione militare, a prima vista incomprensibile, stava nelle immense coltivazioni di Aloe Vera presenti sull'isola: assicurarsi una buona scorta di Aloe Vera per curare le ferite dei soldati e dei cavalli, e sottrarla al nemico, rappresentava agli occhi del condottiero macedone un'importante strategia per il proseguimento della guerra.
Sarebbero occorsi, però, due millenni per vedere scientificamente documentate le azioni terapeutiche di questa pianta straordinaria.
Della pianta dell'aloe vera si dice che le sue proprietà curative siano innumerevoli e che i suoi effetti collaterali siano praticamente nulli; e in effetti si tratta proprio di un "gioiello della natura", il cui uso terapeutico si perde nella notte dei tempi.
Le prime testimonianze dell'uso dell'Aloe risalgono addirittura a 4300 anni prima di Cristo: sui muri di un Tempio Egizio sono stati rinvenuti disegni della pian­ta dell'Aloe e raffigurazioni riguardanti il suo utilizzo; gli Egizi erano soliti chiamare l'Aloe "la Pianta dell'immortalità"; infatti l'Aloe era una pianta che rientrava nella composizione dei misteriosi balsami utilizzati per imbalsamare il corpo dei Faraoni.
Leggende narrano che anche Cleopatra utilizzasse il gel di Aloe nelle sue creme di bellezza al fine di mantenere la pelle sempre giovane e idratata.
Uno dei primi documenti dettagliati che descrivono l'uso della pianta e una serie di formule e miscele per la cura di svariati disturbi del corpo, è il Papiro di Ebers, risalente al 1550 a.C.
È risaputo che i greci e i romani erano soliti applicare il gel di Aloe sulle ferite, avendone scoperto la capacità di accelerare il processo di cicatrizzazione.
Il primo riferimento dettagliato all'uso dell'Aloe è contento nell"Erbario Greco" di Dioscoride, risalente al 68 d.C.
In questo testo medico è riportata una descrizione dettagliata della pianta e l'impiego del succo per la cura di molteplici disturbi e malattie della pelle, quali i foruncoli, le irritazioni epidermiche, il prurito cutaneo, per la cura di ferite ed emorragie.
Plinio il Vecchio nella sua opera Historia Naturalis confermava le conoscenze di Dioscoride e raccomandava di strofinare le foglie di AIoe sulle ulcere della pelle per favorire la guarigione.
Nel Medioevo e nel Rinascimento l'uso delI'Aloe Vera si diffuse rapidamente, anche nelle terre con clima freddo, dove la pianta non cresceva spontaneamente. I preziosi rimedi ottenuti da questa pianta erano tramandati da generazioni, tuttavia, nel corso dei secoli, l'uso di questa pianta diminuì in seguito ad erronee credenze.
Solo a partire dagli anni trenta, grazie al supporto di documentazione scien­tifica, sono state riscoperte e confermate le molteplici proprietà e virtù medicamentose dell'Aloe.
Infatti nel 1935 l'Aloe Vera riappare con successo nel trattamento di ustioni da radiazioni: numerose ricerche furono condotte per testare gli effetti cicatrizzanti di questa pianta in soggetti che erano rimasti esposti alle radiazioni.
I prodotti che si possono ottenere dall'Aloe sono essenzialmente due e ben distinto è il loro utilizzo. Il metodo per ottenerli dipende da come si conducono le incisioni sulle foglie:
-dalle incisioni degli strati superficiali della foglia, condotte a livello di speciali cellule, differenti da quelle che ritroviamo negli strati più interni, si ricava il succo amaro e giallastro, ricco di composti antrachinonici, che viene poi solidificato ottenendo un prodotto lassativo descritto nelle varie farmacopee.
-dalle incisioni fogliari profonde, condotte a livello del tessuto parenchimatico, si ottiene invece un gel di idrocolloidi (una soluzione mucillagonisa di polisaccaridi) utilizzato in dermatologia e cosmetica, conosciuto col nome di Aloe Vera gel. Questo gel possiede attività cicatrizzante e lenitiva e può essere utilizzato su ulcere, eczemi e punture di insetti.
 

CENNI BOTANICI
L'Aloe Vera descritta da Carl Linnèo, l'Aloe Barbadensis descritta da Miller e l'Aloe Vulgaris di Lamarck, sono, in realtà la stessa pianta.
La classificazione botanica moderna considera come nome ufficiale per l'Aloe medicinale "Barbadensis", ma Aloe Vera rimane il nome più comunemente utilizzato.
Il nome Aloe deriva probabilmente dal greco "àls" o dall'ebraico "Alua" che significa "mare" o "amaro", per il motivo che il succo dell'Aloe ha un sapore amaro-salato che ricorda il gusto dell'acqua del mare.
Spesso è chiamata la Pianta del Miracolo oppure il Guaritore Naturale. L'Aloe Vera è una pianta che riserva continuamente sorprese.
Esistono oltre 200 varietà di Aloe ma, tra tutte, quella che possiede le mag­giori proprietà medicinali è l'Aloe Vera.
L'Aloe è una pianta perenne che possiede un corto fusto legnoso con una rosetta di foglie lanceolate, carnose, molto grandi (60-70 cm per 10-15 cm). Le foglie terminano a punta acuta e sono provviste di spine ai margini. Dal centro della rosetta di foglie si eleva uno stelo colmo di fiori di colore giallo o rosso por­pora, che sono evidenti per la maggior parte dell'anno; lo stelo può raggiungere i 140 cm.
L'Aloe Vera predilige i climi caldi e secchi (molte persone la scambiamo per un cactus, ma appartiene alla famiglia del giglio); è originaria delle zone dell'Africa del Sud; attualmente è intensamente coltivata in Texas, Barbados, Isole Canarie, Capo Verde, Curacao, Madera.
 

PARTI UTILIZZATE
Gel fogliare

PREPARAZIONE DEL SUCCO
I metodi con cui viene preparato il SUCCO di Aloe Vera differiscono dal paese di produzione, ma tutti consistono nel concentrare, attraverso l'evaporazione, il succo estratto direttamente dalle foglie.
Vediamo quali sono i semplici procedimenti che consentono di ottenere il succo di Aloe.
-La preparazione dell'Aloe del Capo avviene tagliando trasversalmeflte le foglie alla base e disponendole sovrapposte attorno ad una cavità nel terreno protetta da un telo; il succo viene lasciato colare per almeno 6 ore e successivamente fatto bollire per circa 4 ore allo scopo di concentrarlo, quindi versato in contenitori dove è lasciato solidificare.
-La preparazione dell'Aloe delle Barbados è invece ottenuta disponendo le foglie tagliate in una tinozza con un foro centrale, da cui il succo cola e si può raccogliere per farlo evaporare, ma senza riscaldamento.
-Attualmente l'industria sfrutta un'estrazione dei principi attivi attraverso l'evapora­zione sotto vuoto del succo delle foglie, in questo modo si evita il processo di riscalda­mento che potrebbe alterare la composizione del succo e quindi diminuirne l'efficacia.

I PRINCIPI ATTVI 
La composizione chimica di questa pianta è molto complessa, in quanto contiene una vasta quantità di sostanze.

-Antrachinonici: crisofanolo, aloe-emodina, aloina, barbaloina.
-Enzimi: amilasi, bradichinasi, lipasi, proteasi, catalasi, carbossipeptidasi.
-Vitamine: A, Bl, B2, B3, B6, B12, C, E.
-Aminoacidi: il gel di Aloe contiene 7 degli 8 aminoacidi essenziali e 11 dei 14 non                 essenziali; questo conferma l'elevato potere nutrizionale del succo di Aloe Vera.
-Sali minerali: Calcio, Fosforo, Ferro, Manganese, Magnesio, Rame, Cromo, Zinco, Sodio, Potassio, Cloro.
-Monosaccaridi e Polisaccaridi: glucosio, galattosio, cellulosa, acemannano.

LE MOLTEPLICI PROPRIETÀ DELL'AL0E VERA SONO STATE APPROFONDITAMENTE STUDIATE E LA BIBLIOGRAFIA INTERNAZIONALE SUGGERISCE NUMEROSE APPLICAZIONI.

INDICAZIONI
Per uso interno il succo di Aloe vera ha azione Gastro-protettiva in quanto diminuisce l'acidità ed il rischio di ulcere, facilita la digestione, è efficace nel trattamento delle infiammazioni intestinali (coliti).
Antiaterosclerotico il deposito di colesterolo a livello delle arterie è una delle principali cause di decessi per infarto nel mondo occidentale. Numerosi studi condotti su animali e sull'uomo hanno dimostrato che il consumo di Aloe diminuisce il valore del colesterolo ematico, ma anche quello dei trigliceridi e fosfolipidi, il cui aumento causa una sempre più veloce deposizione di grassi nel lume arterioso. Contemporaneamente alla diminuzione del colesterolo libero nel sangue, si osserva un aumento della concentrazione ematica di HDL, il cosiddetto colesterolo buono, che, circolando nel sangue, riesce a sequestrare il colesterolo libero, evitandone la deposizione e la conseguente restrizione del lume vascolare. In definitiva si può affermare che il gel di Aloe Vera contribuisce a purificare il sangue, diminuendo il rischio di infarto.
Ipoglicemizzante: stimola il pancreas alla produzione di insulina
Antivirale: rallenta la riproduzione di HIV e Citomegalovirus.
Antibatterico: alcuni componenti dell'Aloe Vera hanno proprietà anti­biotiche e batteriostatiche.
Immunostimolante: aumenta le difese immunitarie.
Lassativa: L'azione lassativa dell'Aloe è una fra quelle meglio cono­sciute fin dall'antichità; ed è quella menzionata nella Farmacopea Ufficiale. Questa azione è strettamente legata ai composti antrachinonici (come l'aloina e suoi derivati) presenti negli strati superficiali della foglia. Oggi, grazie ad un particolare processo estrattivo, è possibile isolare l'aloina dal succo di Aloe, in modo tale da recuperare, in maniera integrale, tutte le azioni ad elevato interesse contenute nell'Aloe.

Per uso esterno: il gel di Aloe vera ha azione Cicatrizzante in quanto diminuisce il tempo di riparazione dei tessuti
Idratante: nei processi di riparazione della cute: ustioni, dermatiti, ferite
Anti-infiammatoria: riduce dolore e gonfiore
Coadiuvante in casi di Psoriasi: riduce la desquamazione della pelle.

Il succo e il gel di aloe freschi, hanno un effetto ottimale sulle allergie di tutti i tipi. Entrambi sono utilizzati con successo nei trattamenti allergici. Si suppone che tra le sostanze a effetto terapeutico vi siano anche i polisaccaridi e l'acido grasso betasitosterolo contenuti nell'aloe. I polisaccaridi hanno un effetto fortificante non specifico in rapporto al sistema immunitario, il betasitosterolo eviterebbe delle reazioni troppo brusche dell'organismo e aumenterebbe la tolleranza verso gli allergeni.

Nota bene

Le informazioni riportate in questa scheda hanno unicamente finalità culturale, di tipo botanico, storico o salutistico; esse prendono origine dalla bibliografia sotto indicata e fanno riferimento agli usi tradizionali erboristici o a ricerche empiriche, non a studi scientificamente dimostrati di carattere medico.
Non esiste garanzia di riscontro tra le informazioni sull'ingrediente riportate in questa scheda e le reali attività esplicate sull'organismo umano dall'ingrediente stesso nonché dagli eventuali preparati contenenti tale ingrediente.
Le piante, i prodotti erboristici e gli integratori alimentari non sono medicinali ne prodotti curativi e pertanto non v'è dimostrazione scientifica riconosciuta di loro eventuali proprietà terapeutiche o della loro capacità di cura delle malattie umane.
Le informazioni qui riportate non devono servire per assumere decisioni in merito al proprio stato di salute o ad eventuali terapie mediche, ed in nessun caso sono da intendersi come sostitutive a cure mediche o all'assunzione di farmaci.
Gli integratori non sostituiscono in nessun caso una dieta equilibrata ed uno stile di vita sano e controllato.
In caso di disturbi, patologie o allergie consultate sempre il vostro medico curante.
*Le informazioni riportate fanno riferimento alla letteratura erboristica la cui bibliografia è visibile al seguente link

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